Teoria
STORIA DEI BANCHI PROVA POTENZA A RULLI
I PRIMI BANCHI A RULLI (INERZIALI)
Le prime generazioni di banchi dinamometrici a rulli, basavano le misurazioni sul concetto dell’inerzia, limitandosi a sviluppare banchi con rulli molto pesanti, dotati del solo sensore giri.
Non essendo dotati di freno e cella di carico, tali tipi di banchi prova fornivano misure delle prestazioni approssimative e poco ripetibili.
Una massa inerziale fissa (rulli pesanti), come quella del banco inerziale, non può essere in alcun modo adeguata alle diverse potenze che dovranno essere testate.
Non potendo garantire tempi di accelerazione costanti durante le prove (ed adeguati al tipo di veicolo e potenza), un banco inerziale non può garantire risultati ripetibili e precisi, (se non in una ristretta fascia di potenze, per le quali la massa inerziale del suo rullo risulti adeguata a riprodurre i tempi di accelerazione che avremmo in strada).
Un concetto di base, da ben tenere a mente nell’effettuare prove di potenza, è che al motore dovrà sempre essere applicato un carico tale da simulare la stessa accelerazione (o meglio il tempo di accelerazione) che avremmo in strada piana, con fondo regolare ed in assenza di vento.
Proprio per far fronte queste necessità, nascono i banchi dotati di freno dinamometrico a correnti parassite, dotati di cella di carico.
I BANCHI A RULLI FRENATI
A partire dagli anni 80, proprio al fine di migliorare il prodotto, si diffondono sul mercato i primi banchi a rulli dotati di freno a correnti parassite e cella di carico, capaci di offrire ottima ripetibilità e precisione nelle misurazioni (anche detti banchi prova frenati).
Tali banchi, grazie alla maggiore affidabilità, versatilità e ripetibilità dei risultati, trovano subito riscontro sul mercato; questo anche grazie alla possibilità di misurare e risalire con maggiore ripetibilità e precisione alla potenza all’albero motore.
Potenza all’albero motore: Cosa di intende per potenza dissipata?
BANCHI PROVA 4WD AD ASSI COLLEGATI MECCANICAMENTE
Sin dagli anni 90, i produttori di banchi prova a rulli hanno iniziato ad offrire banchi prova con assi anteriore e posteriore collegati meccanicamente.
Questo nuovo tipo di prodotto viene oggi offerto con diverse soluzioni tecniche, tra cui cinghie, alberi cardanici, sincronizzazione per mezzo di motori elettrici.
Questa esigenza nacque in conseguenza al sempre maggior numero di veicoli circolanti, dotati di sempre più complessi sistemi di controllo trazione.
Oggi, lavorare su un banco prova ad assi liberi o con semplice sincronizzazione elettronica dei freni (a mezzo SW) è spesso oneroso in termini di tempo, oltrechè spesso non risolutivo (difficoltà o impossibilità nell’effettuare la prova).
Sempre più veicoli moderni, per essere testati, richiedono banchi con una sincronizzazione meccanica tra gli assi.
Vantaggi del banco prova ad assi collegati meccanicamente:
- Si evitano possibili danneggiamenti ai sistemi di trasmissione del veicolo;
- Si facilitano le prove a banco grazie alla corretta riproduzione delle condizioni di marcia in strada;
- Si evitano le tipiche perdite di tempo per attivare le funzionalità quali il DYNO MODE o ‘funzionalità banco a rulli’;
La semplice sincronizzazione a mezzo software, non è più oggi in grado oggi di garantire condizioni di lavoro sicure, sopratutto laddove si vadano a testare veicoli di ultima generazione, dotati di sistemi di controllo e trasmissione sempre più sofisticati.
Scopri il banco prova 4wd frenato, ad assi legati
APPROFONDIMENTI
- Cosa è la potenza dissipata?
- Banchi MONO-rullo e BI-rullo, quale scegliere
- Vantaggi dei banchi prova 4×4 ad assi collegati
- Fattori di correzione della potenza DIN, CE, SAE..
- Banchi omologativi e fine linea ambiti applicativi
- Contattaci per maggiori informazioni